Virginio Bianchi secondo NELLO VENTURA

Presentazione scritta del 1959 da Nello Ventura.


...Sintesi suprema, ansia di semplificazione delle cose, larghezza, rigore, armonia, urgenza plastica, sono le qualità che si riscontrano, che si riassumono nelle opere più recenti di Virginio Bianchi.
La sua pittura è rapida, il tono preciso, il colore dosato, l’articolazione della pennellata fluida, mossa, nervosa.
Nulla è lasciato al caso o all’improvvisazione, tutto è meditato.
Il colore è basato in prevalenza su toni chiari: viola, verdi e azzurri , orchestrati da inserimenti di ocre e di bruni.

Sera - (le colline e la chiesa di Montigiano)
Sera
(le colline e la chiesa di Montigiano)

1958-1968
olio su tavola
cm 18 x 26  -  7.1" x 10.2"

Evidentissima l’ora del paesaggio, un’impressione fulminea che fissa cielo, colore e movimento degli alberi, spazi di luce e di ombre.
Cieli inconfondibili, chiarori di perla, stupore di caligini, di foschie: una tavolozza in sordina fatta di trasparenze e di tenui accordi, un nervoso intersecarsi di rami su fondi turchini di colli lontani, su verdi di acque silenti.
Soluzioni sperate ed ottenute con facilità di mezzi, con scarsità di toni, con asciuttezza di colori…
Dire di una pittura inconfondibile è forse dire troppo ma è certo che, questa di Bianchi, presenta tutti i caratteri di un’arte prettamente personale, questa, oso dire, sana pittura di tutti i tempi e pur tanto nuova, ottimista, moderna.

Nello Ventura